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      lam                               mi                lam
Io mi chiamo Pasquale Cafiero e son brigadiero del carcere oine'
        lam                                mi                 lam
Io mi chiamo Cafiero Pasquale, sto a Poggio Reale dal cinquantatre'
        rem          lam        rem                lam
E al centesimo catenaccio alla sera mi sento uno straccio
        rem                 lam                     mi
Per fortuna che al braccio speciale c'e' un uomo geniale che parla con
lam
me

Tutto il giorno con quattro infamoni, briganti, papponi, cornuti e
lacche'
Tutte l'ore co' 'sta fetenzia che sputa minacce e s'a piglia co' me
Ma alla fine m'assetto papale, mi sbottono e mi leggo 'o giornale
Mi consiglio con don Raffae' mi spiega che penso e bevimmo 'o cafe'

sol              do            sol             do
A che bello 'o cafe', pure in carcere 'o sanno fa
         rem              lam                  mi                  lam
Co' a ricetta che a Ciccirinella, compagno di cella, c'ha dato mamma'

Prima pagina venti notizie, ventuno ingiustizie e lo stato che fa
Si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignita'
Mi scervello e mi asciugo la fronte, per fortuna c'e' chi mi risponde
A quell'uomo sceltissimo e immenso, io chiedo consenso a don Raffae'
Un galantuomo che tiene sei figli ha chiesto una casa e ci danno
consigli
Mentre 'o assessore che Dio lo perdoni 'ndrento 'a roulotte ci tiene i
visoni
Voi vi basta una mossa, una voce, c'a 'sto cristo ci levano 'a croce
Con rispetto s'e' fatto le tre, volite 'a spremuta o volite 'o cafe'

A che bello 'o cafe', pure in carcere 'o sanno fa
Co' a ricetta che a Ciccirinella, compagno di cella, c'ha dato mamma'
A che bello 'o cafe', pure in carcere 'o sanno fa
Co' a ricetta che a Ciccirinella, compagno di cella, preciso a mamma'

Qui ci sta l'inflazione, la svalutazione e la borsa ce l'ha chi ce l'ha
Io non tengo compendio che chillo stipendio e un ambo se sogno 'a papa'
Aggiungete mia figlia Innocenza, co' marito non tiene pazienza
Non chiedo la grazia pe' me, vi faccio la barba o la fate da se'
Voi tenete un cappotto cammello che al maxiprocesso eravate 'o chiu'
bello
Un vestito gessato marrone, cosi' ci e' sembrato alla televisione
Pe' 'ste nozze vi prego eccellenza mi prestasse per fare presenza
Io gia' tengo le scarpe e 'o gilet, gradite 'o campari o volite 'o cafe'

A che bello 'o cafe', pure in carcere 'o sanno fa
Co' a ricetta che a Ciccirinella, compagno di cella, c'ha dato mamma'
A che bello 'o cafe', pure in carcere 'o sanno fa
Co' a ricetta che a Ciccirinella, compagno di cella, preciso a mamma'

Qui non c'e' piu' decoro, le carceri d'oro ma chi le ha mai viste
chissa'
Chiste so' fatiscenti, pe' chisto i fetenti se tengono l'immunita'
Don Raffae' voi politicamente ve lo giuro sarebbe 'no santo
Ma ca dinto voi state a paga' e fora chiss'atre se stanno a spassa'
A proposito tengo 'no frate che da quindici anni sta disoccupato
Chill'ha fatto quaranta concorsi, novanta domande e duecento ricorsi
Voi che date conforto e lavoro, eminenza vi bacio, v'imploro
Chillo duorme co' mamma e co' me, che crema d'Arabia ch'e' chisto cafe'
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