Italian version of "Desolation row" by Bob Dylan
adapted by Faber

enjoy :)

A
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
         D             A
è affollatissimo di marinai
E
prova a chiedere a uno che ore sono
        D                       A
e ti risponderà "non l'ho saputo mai"
A
le cartoline dell'impiccagione
        D                   A
sono in vendita a cento lire l'una
E
il commissario cieco dietro la stazione
         D                   A
per un indizio ti legge la sfortuna
     D
e le forze dell'ordine irrequiete
A                      D
cercano qualcosa che non va
       A                          E
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
   D             A
su via della povertà


Cenerentola sembra così facile 
ogni volta che sorride ti cattura 
ricorda proprio Bette Davis 
con le mani appoggiate alla cintura. 
Arriva Romeo trafelato 
e le grida "il mio amore sei tu" 
ma qualcuno gli dice di andar via 
e di non riprovarci più 
e l'unico suono che rimane 
quando l'ambulanza se ne va 
è Cenerentola che spazza la strada 
in via della Povertà. 

Mentre l'alba sta uccidendo la luna 
e le stelle si son quasi nascoste 
la signora che legge la fortuna 
se n'è andata in compagnia dell'oste. 
Ad eccezione di Abele e di Caino 
tutti quanti sono andati a far l'amore 
aspettando che venga la pioggia 
ad annacquare la gioia ed il dolore 
e il Buon Samaritano 
sta affilando la sua pietà 
se ne andrà al Carnevale stasera 
in via della Povertà. 

I tre Re Magi sono disperati 
Gesù Bambino è diventato vecchio 
e Mister Hyde piange sconcertato 
vedendo Jeckyll che ride nello specchio. 
Ofelia è dietro la finestra 
mai nessuno le ha detto che è bella 
a soli ventidue anni 
è già una vecchia zitella 
la sua morte sarà molto romantica 
trasformandosi in oro se ne andrà 
per adesso cammina avanti e indietro 
in via della Povertà. 

Einstein travestito da ubriacone 
ha nascosto i suoi appunti in un baule 
è passato di qui un'ora fa 
diretto verso l'ultima Thule, 
sembrava così timido e impaurito 
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui 
ma poi ha cominciato a fumare 
E A recitare l'A B C 
ed a vederlo tu non lo diresti mai 
ma era famoso qualche tempo fa 
per suonare il violino elettrico 
in via della Povertà. 

Ci si prepara per la grande festa 
c'è qualcuno che comincia ad aver sete 
il fantasma dell'opera 
si è vestito in abiti da prete 
sta ingozzando a viva forza Casanova 
per punirlo della sua sensualità 
lo ucciderà parlandogli d'amore 
dopo averlo avvelenato di pietà 
e mentre il fantasma grida 
tre ragazze si son spogliate già 
Casanova sta per essere violentato 
in via della Povertà. 

E bravo Nettuno mattacchione 
il Titanic sta affondando nell'aurora 
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati 
e il capitano grida "ce ne stanno ancora", 
e Ezra Pound e Thomas Eliot 
fanno a pugni nella torre di comando 
i suonatori di calipso ridono di loro 
mentre il cielo si sta allontanando 
e affacciati alle loro finestre nel mare 
tutti pescano mimose e lillà 
e nessuno deve più preoccuparsi 
di via della Povertà. 

A mezzanotte in punto i poliziotti 
fanno il loro solito lavoro 
metton le manette intorno ai polsi 
a quelli che ne sanno più di loro, 
i prigionieri vengon trascinati 
su un calvario improvvisato lì vicino 
e il caporale Adolfo li ha avvisati 
che passeranno tutti dal camino 
e il vento ride forte 
e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino 
in via della Povertà. 

La tua lettera l'ho avuta proprio ieri 
mi racconti tutto quel che fai 
ma non essere ridicola 
non chiedermi "come stai", 
questa gente di cui mi vai parlando 
è gente come tutti noi 
non mi sembra che siano mostri 
non mi sembra che siano eroi 
e non mandarmi ancora tue notizie 
nessuno ti risponderà 
se insisti a spedirmi le tue lettere 
da via della Povertà.
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